L’ospite del mese: Alba Ruju, la signora del miele

by Alessandra Guigoni

Il miele si sa è un alimento primigenio, conosciuto sin dalla preistoria. In Sardegna si dice che fu l’eroe culturale greco Aristeo ad addomesticare le api e insegnare ai sardi ad allevarle migliaia di anni fa. Il miele sardo è buonissimo e noto per le sue proprietà nutrizionali sin dall’antichità, quando il famoso miele amaro di corbezzolo della Sardegna veniva citato da poeti del calibro di Orazio e Virgilio.

Molte sono le aziende apistiche sparse per tutto il territorio sardo che producono eccellenti mieli, ma ce n’è una che è proprio speciale, capitanata da Alba Ruju, donna appassionata e competente, che ha i propri apiari ad Ottana, nel cuore della provincia di Nuoro.

Alba quali sono stati i tuoi inizi?

Ho un diploma all’Agrario, sono originaria di Bono; poi mi sono innamorata, sposata giovanissima, trasferita a Ottana e lì ho messo su famiglia con mio marito. Nel 2008 ho iniziato con pochi alveari per curiosità e passione. Mi è sempre piaciuto il mondo delle api. Ho fatto dei corsi e a mano a mano che mi impratichivo aumentavo gli alveari e ingrandivo gli apiari; nel 2016 ho preso una importante decisione: trasformare il mio hobby in un mestiere.

Che differenza c’è tra apiari e alveari?

‘Apiario’ è l’insieme degli alveari. Non so se sai che la scorsa estate un terzo dei miei alveari è andato distrutto in un incendio scoppiato nelle campagne di Ottana: su 300 alveari me ne sono rimasti solo 200, un intero apiario è andato distrutto. Per fortuna avevo dislocato gli apiari in diverse zone, poiché è sempre meglio praticare il “nomadismo” quando si allevano le api, per consentire loro di stare in ambienti migliori per le essenze vegetali di interesse, per evitare malattie, per combattere il cambiamento climatico.

Come è andata con l’incendio?

L’apiario che ho perso lo avevo messo apposta in una zona ricca di terreni incontaminati come sono solita fare. Il terreno era a fianco di splendidi alberi di eucaliptus. L’incendio è partito lì vicino e il vento impetuoso che soffiava quel giorno purtroppo ha alimentato le fiamme e ha raggiunto i terreni dov’era l’apiario, distruggendolo completamente in poco tempo.

Dopo l’incendio devo dire che ho ricevuto tante attestazioni di solidarietà da parte di associazioni, da parte di altre aziende, tante telefonate e messaggi; ho persino avuto in regalo delle arnie; mentre le istituzioni hanno latitato un po’.

Hai vinto un bel po’ di premi in questi anni e hai ricevuto tante attestazioni e riconoscimenti pubblici per la qualità dei tuoi mieli.

Sì, è vero, il duro lavoro paga sempre. I miei mieli, di cardo, di eucalipto, asfodelo, mille fiori, di corbezzolo ed altri sono ricercati e hanno vinto diverse volte al prestigioso premio Goccia d’oro. In particolare, ricordo con piacere anche il premio ricevuto a Londra nel 2021 dove la competizione era di altissimo livello e serratissima.

Cosa bolle in pentola per il futuro?

Rimettere su l’apiario perso al più presto, mandare avanti l’azienda e migliorare sempre di più, per tornare più forti di prima, grazie all’amore per le nostre api e per la nostra isola.

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