Carciofo spinoso di Sardegna DOP

by Alessandra Guigoni
Carciofo sardo DOP

Il Carciofo spinoso di Sardegna DOP è una delle otto produzioni sarde certificate dalla Comunità
Europea. Il suo bollino lo rende un prodotto legato all’Isola, unico e inimitabile, con un disciplinare
di produzione che garantisce al consumatore l’origine esclusivamente sarda del prodotto e la sua
salubrità e bontà.
Apprezzatissimo sui mercati locali e del nord Italia, è una coltura altamente specializzata che viene
coltivata dal Campidano di Cagliari all’Oristanese sino al Sassarese, dove ha sede il Consorzio di
Tutela. Ha bisogno di tanto sole e temperature miti, perciò la Sardegna è il terreno ideale.
Coltivato da sempre negli orti familiari, viene citato come “cibo grato” già nella seconda metà del
Settecento dall’agronomo sassarese Andrea Manca dell’Arca. Il periodo migliore per gustarlo è da
novembre ad aprile.
Ottimo consumato crudo, con un filo d’olio, da solo o con bottarga di muggine, o cotto, in tegame
con carne di agnello e patate ,è ricercato sia per il suo sapore unico sia per le sue proprietà
nutrizionali e organolettiche.
È infatti ricco di fibre, vitamine, sali tra cui potassio, sodio, calcio, magnesio e ferro. Se ne ricavano
anche salse, creme e naturalmente carciofi sottolio, rendendolo così disponibile a tavola tutto
l’anno.
La superficie di coltivazione del carciofo spinoso è stata incrementata nel Novecento sino ad
arrivare agli oltre 9000 ettari attuali. I principali mercati sono Liguria, Piemonte e Lombardia. Nel
2021, ci ha dichiarato Carlo Cherchi, Direttore del Consorzio di Tutela del Carciofo Spinoso di
Sardegna DOP, sono stati venduti più di due milioni e duecentomila capolini in tutto il mondo.

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