Intervista a Dario Torabi, chef patron dell’Old Friend Bistrot Cagliari

by Alessandra Guigoni
intervista a Dario Torabi

Intervistiamo lo chef patron Dario Torabi dell’Old Friend Bistrot Cagliari, un locale che sta facendo parlare
molto bene di sé.
Figlio d’arte, il papà, iraniano, aprì negli anni ’90 un piccolo ristorante persiano di grande successo; oggi
l’Old Friend di Dario rappresenta una delle realtà più eclettiche in città.
Dario è già stato notato dai critici gastronomici di Identità golose, Reporter Gourmet e di altre riviste
prestigiose. I foodies sardi lo conoscono bene.

Come ti sei formato e qual è la filosofia che ruota intorno all’Old Friend?

Dopo il liceo classico mi formo come autodidatta soprattutto a Monaco di Baviera per poi tornare a Cagliari
e aprire l’ Old friend, un locale in cui potessi sentirmi libero di fare a 360 gradi quello che volevo. Come
obbiettivo ci prefissiamo sempre quello di fare meglio con il mio team e fare qualcosa di innovativo nella
nostra città.

Qual è la tua filosofia in cucina?

La mia filosofia di cucina è semplice. Parto da un ingrediente per poi svilupparci un’idea intorno, che sia un
vegetale, carne o pesce. Zero sprechi e zero compromessi puramente estetici che tolgano profondità all’
idea o al gusto. Amo lavorare ingredienti poveri e spesso dimenticati nelle cucine dei grandi ristoranti.

Gli ingredienti sardi immancabili nella tua cucina?

Gli ingredienti sardi che non mancano mai nella mia cucina sono sicuramente la bottarga, che spesso ci
autoproduciamo, i formaggi di pecora stagionati e non, ma anche la semola e i legumi, che spesso sono
sottovalutati. Oltre all’ importanza di lavorare con produttori locali e avere con loro un rapporto diretto che
ci consente di richiedere determinati prodotti, quando di stagione, piantati appositamente per noi.

Com’è il panorama ristorativo a Cagliari secondo te? Punti di forza e di debolezza?

Negli ultimi anni la ristorazione è migliorata parecchio, ci sono molte insegne interessanti e molti chef
lavorano con una bella filosofia. I punti di debolezza sono la presenza in città di troppi locali simili, a volte
dotati di poca identità, e a volte la poca collaborazione tra noi del settore.

You may also like