Elementor #1353

by Stefano Pedron

test 1

Intervista del mese

1) Sei una nota food blogger, influencer ed esperta di prodotti agroalimentari. Come affronti
le sfide lavorative e quali sono le competenze necessarie per lavorare nel settore?

Viviamo in un’epoca di bulimia gastronomica, nella quale il cibo è costantemente sotto i riflettori, passato attraverso la mediaticità di innumerevoli programmi di cucina, fotografato prima di ogni boccone, osannato attraverso i piatti di chef stellati a colpi di stelle, cucchiai, cappelli, divenuto bene di conforto durante una pandemia che ci ha visti alle prese con produzione di lievitati e ricette di qualunque genere da mattina a sera.  Riuscire a trovare la propria voce e mantenere uno stile di scrittura coerente in questa overdose mediatica sembra essere un’impresa titanica.
“Content is the king” recitava Bill Gates in tempi non sospetti, profetizzando che i contenuti con i quali si presenta un prodotto o un servizio siano più importanti del prodotto o del servizio stesso.
Niente di più condivisibile, e proprio grazie a questo assunto, è possibile distinguere una narrazione di valore nel mare magnum dei vari media. “Experience is the queen” è invece la definizione che mi permetto di coniare in risposta all’assunto di Mr. Gates. Oggi neanche più un buon contenuto è sufficiente per emergere e farsi notare; servono esperienza ed esperienzialità.  L’esperienza è necessaria per avere le giuste competenze per risultare credibile agli occhi e alle orecchie dei veri professionisti, e i percorsi trasversali possono aiutare nell’accumulare esperienze.
La verticalità e l’iperspecializzazione nel lavoro, così richiesta per decenni, oggi potrebbe rivelarsi poco utile per affrontare le sfide odierne in un’ottica di multidisciplinarietà.  E l’esperienzialità è una condizione imprescindibile a tutti i livelli sia per un singolo che per un’azienda. Le emozioni generate da uno speech coinvolgente, una modalità di fruizione innovativa di un servizio, il “gaming” che coinvolge un gruppo attraverso elementi ludici, sono quelle che si imprimono maggiormente nella testa degli utenti.  I consumatori vogliono essere sempre più “consum-attori” vivendo una determinata esperienza da
protagonisti.  Le mie sfide personali sono legate ad “esperienza” ed “esperienzialità”; la costante formazione mi
aiuta ad accumulare esperienza, mentre il mettermi alla prova sviluppando idee che afferiscono al pensiero laterale mi consente di proporre progetti esperienziali.

2) La cucina sarda, i prodotti sardi. So che sei un’estimatrice delle produzioni agroalimentari
della Sardegna, quali prodotti ti incuriosiscono di più, quali usi abitualmente in cucina, quali
vorresti provare? Hai una ricetta sarda del cuore?

La Sardegna è una terra straordinaria ricca di tipicità, della quale mi piacerebbe conoscere storia, aneddoti e curiosità e scoprire luoghi e borghi al di fuori dei classici itinerari del turismo di massa. Conosco diversi prodotti tipici ma quelli che utilizzo maggiormente sono i pecorini, il tonno, la fregula e la bottarga di muggine, che adoro. Ho una predilezione per tutti i prodotti salati perché non mangio dolci non amandoli particolarmente, e quindi formati di pasta insoliti, formaggi e sott’oli introvabili e i vini, che avendo appena conseguito il diploma di sommelier, mi sono sempre utili per migliorare in questo straordinario e quotidiano processo di conoscenza. E non da ultimo, mi interessano gli oli perché nonostante il percorso per diventare assaggiatrice oli, su 530 cultivar italiane continuo a conoscerne poche ma vorrei assaggiarne sempre più.  Le panadas e i culurgiones insieme ad un porceddu cotto a puntino, sono sicuramente i miei piatti sardi preferiti.

3) Cosa bolle in pentola, quali saranno i tuoi prossimi impegni food&wine?
Tra pochi giorni lancerò il mio blog www.papillebrille.it, che sarà un “contenitore coolinario” di cibo, vino, viaggi gastronomici nel quale racconterò anche di aziende agricole, vitivinicole e ristoranti. Ho trasferito la mia passione per l’enogastronomia dalla mia bottega fisica, gestita per sette anni, a uno spazio virtuale che se pur imperfetto mi rappresenterà. Vorrei che la scrittura gastronomica diventasse il mio mestiere; pertanto continuo a formarmi perché workshop, corsi e degustazioni esperienziali legati alla sensorialità sono quel sogno che sto facendo uscire dal cassetto.  Attualmente lavoro come responsabile commerciale di un’azienda agricola della Tuscia che produce oli extravergine monoparticellari, ho realizzato una mia prima carta degli oli per un eco-resort e mi impegno ogni giorno affinché il mondo dell’extravergine di eccellenza possa uscire dal suo Medioevo per vivere il Rinascimento che ha portato il vino ad essere particolarmente attenzionato attraverso decine di corsi, eventi e manifestazioni di rilevanza internazionale.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Miele di sulla

Il miele di Sulla deriva da una graziosa pianta appartenente alle fabacee che viene usata come
foraggera (Hedysarium coronarium); la pianta è mellifera e le api ricavano un miele di ottima
qualità. Il colore del miele di Sulla è giallo pallido. L’odore di questo miele è tenue, floreale, un
poco erbaceo, di sapore dolce molto gradevole. Vediamo proprietà e benefici di questo miele, che è
un vero e proprio super food: contiene infatti fruttosio di ottima qualità e grandi quantità di
oligoelementi (magnesio, rame, zinco, ferro, manganese). Il miele di Sulla si presta a qualsiasi
preparazione che richieda miele proprio per le sue caratteristiche organolettiche delicate e
bilanciate, ad esempio si usa per croccanti e torroni, o versato sopra i formaggi o spalmato sul pane
abbrustolito; è perfetto anche in accompagnamento alla seada sarda.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Vinitaly

Vinitaly 2022, vediamo quali sono stati i vini sardi premiati e prepariamoci ad assaggiarli!
La Fiera internazionale, quest’anno in gran spolvero, dopo due anni di pandemia, ha incoronato
miglior vino italiano, nella prestigiosa “5StarWines the Book 2023” proprio un vino sardo, Judikes
2008, un vino Vernaccia di Oristano DOC della Cantina della Vernaccia, che ha ottenuto lo
stratosferico punteggio di 97/100.
Altre Cantine vini che si sono fatti notare sono stati: il Cannonau di Sardegna DOC Naniha 2019 di
Tenute Perdarubia e il Mandrolisai DOC Rosso 2020 di Fradiles Vitivinicola, entrambi con 94
punti.
Con 93 punti, ottimo piazzamento, troviamo Alghero DOC Torbato Centogemme 2021 di Poderi
Parpinello Società Agricola; Isola dei Nuraghi IGT Carignano Bàcco 2020 di Siddùra; Isola dei
Nuraghi IGT Rosso Herculis 2015 di Tenuta Asinara; Marmilla IGT Bovale Su’diterra 2020 di
Su’entu; Vermentino di Gallura DOCG Superiore Canaily 2021 di Cantina Gallura Società
Cooperativa Agricola e infine il Vermentino di Gallura DOCG Superiore Clos 2020 di Atlantis
Berchidda Soc. Agricola Sannitu.
Con 92 punti si sono piazzati:
Cannonau di Sardegna DOC Anzenas 2019 di Cantine Di Dolianova.
Cannonau di Sardegna DOC Nalboni 2020 di Cantina Li Duni.
Cannonau di Sardegna DOC Riserva Sincaru 2018 di Surrau.
Isola dei Nuraghi IGT Cagnulari Sass’antico 2019 di F.Lli Rau Tenuta L’ariosa.
Isola dei Nuraghi IGT Carignano La Giara 2020 della Cantina Sociale La Giara.
Isola dei Nuraghi IGT Rosso Hassan 2017 di Tenuta Asinara.
Valle del Tirso IGT Bianco Terresinis 2021 di Cantina Della Vernaccia
Vermentino di Gallura DOCG Funtanaliras Oro 2021 di Cantina Del Vermentino.
Vermentino di Sardegna DOC Arenu 2021 di F.Lli Rau Tenuta L’ariosa.
Vermentino di Sardegna DOC Istrale Black Label 2021 di Nuovi Poderi Cantina – Società Agricola
Sequi e infine il Vermentino di Sardegna DOC Su’orma 2019 di Su’entu.
Molti i vini che hanno ottenuto 91 punti, citiamo appena il Cannonau di Sardegna DOC Riserva
Redìt 2017 della Cantina Santa Maria La Palma, poi l’Isola dei Nuraghi IGT Bianco Passito Oirad
2018 delle cantine Ferruccio Deiana e ancora ben quattro Vermentino di Gallura DOCG:
Vermentino di Gallura DOCG Piras Gold Limited Edition 2020 di Cantina Gallura.
Vermentino di Gallura DOCG Superiore 2020 di Società Agricola Campianatu
Vermentino di Gallura DOCG Superiore Canaily 2020 di Cantina Gallura Società Cooperativa
Agricola e infine Vermentino di Gallura DOCG Superiore Lagrimedda 2021 di Cantina Li Seddi.
Chiudiamo con il Vermentino di Sardegna DOC Prendas 2021 delle Cantine Di Dolianova e il
Vernaccia di Oristano DOC Superiore Juighissa 2013 della già citata Cantina Della Vernaccia.
Con il punteggio 90 sono stati selezionate numerose cantine e vini di Sardegna, tra cui l’Alghero
DOC Cagnulari Riserva Recionta 2018 della Cantina Santa Maria La Palma; il Cannonau di

Sardegna DOC Manca 2019 de I Garagisti Di Sorgono; il Carignano del Sulcis DOC Riserva Bricco
Delle Piane 2019 della Cantina Di Calasetta. Anche qui Mandrolisai e Vermentino di Gallura DCG
hanno fatto incetta di riconoscimenti; si sono fatti notare anche Vsq Brut Rosé Metodo Classico
2020 di Bastiano Ligios e Vsq Brut Metodo Classico Q N.V. – Quartomoro di Sardegna.
Nello stand della Regione Sardegna erano presenti 71 aziende più altre hanno partecipato alla
prestigiosa Fiera veronese con stand in proprio. Tutte si sono fatte notare per la qualità delle
produzioni e l’Assessora regionale Gabriella Murgia ha dichiarato che “La Sardegna ha partecipato
alla 54esima edizione del Vinitaly da vera protagonista, mostrando ancora una volta al mondo la
qualità di una produzione che trova la sua forza nelle tradizioni più antiche della nostra Isola, ma
che al tempo stesso ha la capacità di guardare al futuro e alle nuove sfide dei mercati e di un’offerta
sempre più trasversale, che abbraccia turismo e cultura”.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Gnocchetti sardi con verdure

L’estate sta arrivando e si fa sentire e le gite fuori porta aumentano, di pari passo alla necessità di non rinunciare a gustare prodotti sani, genuini e nutrienti, pur non avendo tanto tempo o voglia di cucinare! Abbiamo quindi pensato ad una ricetta veloce, genuina, leggera e “fresca”, ispirandoci alla nostra passione per le tradizioni ma anche all’amore per la natura e per i suoi frutti. Vi presentiamo allora la nostra proposta per l’Estate 2022: gli gnocchetti sardi con pomodori freschi, zucchine e pesto di rucola!

Ecco gli ingredienti di cui avrai bisogno:

200 gr di gnocchetti sardi;
zucchine sarde;
70 gr di rucola;
50 gr di prezzemolo;
100 gr di pinoli;
1 cucchiaio di pecorino sardo;
12 pomodori Camona;
1 spicchio d’aglio;
olio extravergine d’oliva;
sale;
un pizzico di zucchero;

Come eseguire la preparazione:

Tagliare i pomodorini Camona a metà e disporli su una teglia coperta di carta forno, irrorare con olio, aggiungere il sale e un pizzico di zucchero. Infornare a 130°C per un paio d’ore almeno.

Nel frattempo tagliare le zucchine a strisce lunghe e grigliarle in una padella antiaderente fino a che non saranno morbide. Condirle con olio e sale e tenere da parte.

Tostare i pinoli in padella, a fuoco basso. Lavare le rucola e il prezzemolo e metterli nel boccale di un frullatore insieme ai pinoli, un cucchiaio di pecorino, il sale, l’aglio, frullare aggiungendo l’olio extravergine d’oliva necessario per regolare la consistenza del pesto. Frullare assaggiare e aggiustare di sale eventualmente.

A questo punto mettere a bollire l’acqua salata per cuocere i malloreddus, scolarli al dente e condirli subito con olio.
Lasciar intiepidire e aggiungere il pesto, le zucchine grigliate e i pomodori bruniti.

Non rimane altro da fare che gustarli, BUON APPETITO!

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Guanciale sardo, che passione!

Il guanciale è quel taglio del maiale che comprende appunto le guance del suino, tra i tagli
forse quello di maggiore bontà e gusto. Le ricette casalinghe sono tante, non è semplice tagliare ad
arte questa porzione dell’animale; la migliore ricetta per noi è attenta alla salatura della carne, che
non deve essere eccessiva. Conviene acquistare il guanciale già pronto da usare.
Che ne dite di una bella pasta alla Carbonara con il guanciale sardo? Oppure di una squisita zuppa
di ceci o lenticchie aromatizzata con finocchietto selvatico e insaporita con dadini di guanciale
sardo al momento dell’impiattamento? Un trucco da chef: anche un semplice puree di patate può
essere migliorato con dadini di guanciale sardo e diventare così un contorno davvero sfizioso e
gourmet.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Riso nero con gamberetti

Riso nero o riso venere, che passione! Piace ai foodie per il suo colore deciso, così fotogenico anzi
instagrammabile. Per chi non conoscesse il termine: significa che fotografato o in video sul social
Instagram acchiappa like, cuori e condivisioni! Piace ai gourmet per il gusto di questo riso, così
speciale e unico. Piace ai nutrizionisti e ai cultori del cibo salutare poiché il riso nero ha tante
proprietà interessanti; contiene selenio, ferro, calcio, zinco e manganese. Inoltre è ricco di antociani
quindi previene l’invecchiamento con i suoi antiossidanti naturali.
Il riso nero con gamberetti e zucchine è semplicissimo da preparare. La ricetta prevede che il riso
venga cotto in acqua bollente salata, mentre a parte si fanno cuocere in una padella con coperchio,
con un filo di olio evo e sale le zucchine, tagliate a piccoli cubetti e i gamberetti, puliti e mondati. In
questo modo verdure e crostacei cuociono in modo salutare. A fine cottura trasferiamo il riso in una
ciotola capiente, unendo zucchine e gamberetti, e mescolando delicatamente. Il piatto è pronto per
essere portato a tavola. Questo piatto si può gustare tiepido o anche freddo, nelle calde sere d’estate.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Crema di carciofi

I carciofi, si sa, si prestano in cucina a mille preparazioni sfiziose ed eleganti. I carciofi o carciofini sott’olio completano carni arrosto o bollite in modo eccellenti, mentre la crema di carciofi può essere il condimento ideale della pasta o essere spalmata sulle fette di pane appena scaldate al forno o sulla griglia, per bruschette irresistibili. Qualcuno abbina anche il tonno, fresco a trance o conservato, al naturale, con la crema di carciofi. Utilizzando il tonno in scatola e la crema di carciofi si può fare una cremina da spalmare sul pane carasau, per un antipasto originale. Procedete così. Prendete due scatolette di tonno al naturale da 80 g e una confezione di crema di carciofi, sgocciolate il tonno e versatelo in una ciotola, aggiungete qualche cucchiaio di crema di carciofi, mescolate, mettete in frigo per qualche minuto poi spalmate su pezzetti di pane carasau su di un piatto da portata e servite con il vostro cocktail preferito.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Riso venere con verdure

Il riso Venere ha delle proprietà molto interessanti. Piace innanzitutto per il colore nero brillante,
molto bello a vedersi e per sua la consistenza, che rimane soda ed è adatta a piatti tiepidi e freddi,
insalate di riso in primis. Poi il sapore. Intenso e gustoso. È un riso integrale, che conserva molte
sostanze funzionali che fanno bene all’organismo. Contiene fosforo, magnesio, ferro e selenio,
vitamine e sostanze antiossidanti.
Il riso venere con le verdure è facilissimo da preparare. Si fa bollire con acqua salata il riso. Nel frattempo si
mettono a stufare in padella le verdure preferite, di stagione, tagliate a chip o a julienne. Ottimo il
riso venere con zucchine, con peperoni, con asparagi, con carciofi. Quando il riso è scolato si
aggiunge alla padellata e si rimescola per far amalgamare il tutto. A questo punto si impiatta e si
serve a tavola, con un filo di olio evo a crudo e qualche fogliolina di menta (o altra aromatica a
piacere) per abbellire.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Piatti tipici sardi

L’estate si avvicina, è il momento di organizzare pranzi con gli amici e cenette romantiche
rispolverando i piatti tipici sardi.
Tra le ricette dei primi piatti in pole position c’è il pane frattau, facile da preparare e di sicuro
effetto sugli ospiti a tavola. Si prendono delle fette di pane carasau, si fanno ammorbidire in acqua
bollente o brodo, poi le fette si cospargono di sugo di pomodoro caldo e pecorino sardo grattugiato,
a più strati. Consiglio di usare una pirofila come contenitore. Si completa il piatto con un uovo fritto
a commensale, quest’ultimo aggiunto al momento dell’impiattamento della porzione di pane frattau.
Tra i primi, piatti tipici sardi, sono noti i cosiddetti malloreddus alla campidanese. Si tratta dei
famosi gnocchetti sardi conditi con un gustoso ragù profumato alla salsiccia sarda e abbondante
formaggio pecorino sardo grattugiato.
E come dolce? La regina dei dessert estivi sardi è la seada! Si frigge questo tortello dolce ripieno di
formaggio, poi si cosparge ancora caldo con miele di corbezzolo e si porta a tavola, accompagnata
da un vino passito o liquoroso o da un bicchierino di mirto sardo. Deliziosa.

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail
Fave e pecorino

Quando passione per il buon cibo, creatività e arte culinaria si incontrano possono succedere delle cose incredibili: eccone un esempio! Ecco come abbiamo realizzato questo gustosissimo piatto a base di favette sarde e pecorino riserva nera:

Ingredienti per 2 persone:

200 g di favette sarde
100 g di pecorino riserva nera
15 g olio extravergine di oliva
10 g di pecorino grattugiato
4 foglie di menta
4 fette di pane di Larianno
sale q.b.
pepe q.b.

Procedimento per due persone:

  1. Prelevare le fave dall’interno del baccello.
  2. Lavatele e sbollentatele per sette minuti.
  3. Privatele quindi della pellicina esterna.
  4. Raccoglietele in un mixer, aggiungete il pecorino, pepe e le foglie di menta poi frullate tutto.
  5. Assaggiate e se necessario regolate di sale.
  6. Mettete la crema a rassodare in frigorifero per almeno un’ora.
  7. Bruschettate il pane su una piasta in ghisa (se non l’avete usate il forno).
  8. Spalmate le fette di pane raffreddate con la crema di fave.
  9. Tagliate il formaggio pecorino a fette spesse.
  10. Grigliatelo giusto il tempo di farlo ammordire e mettetelo sopra le bruschetta con la crema di fave.
  11. Completate con qualche piccola fetta di menta e fave fresche;

BUON APPETITO!

ricetta di #cucinaserena

0 comment
0 FacebookTwitterPinterestEmail