La pompia, con accento sulla i, pompìa, è un agrume, ibrido tra cedro e limone, ecotipo locale,
unico al mondo, che si trova solo in Sardegna e precisamente nel nord est dell’Isola, a Siniscola e
paesi limitrofi.
Con la buccia molto corrugata e spessa si può consumare solo cotto, in svariati
modi, lavorando sapientemente l’albedo (la parte bianca del frutto).
Se ne ricava una squisita marmellata, un ottimo liquore e soprattutto due tipi di dolci: la pompia
intrea, ossia intera, ottenuta facendo caramellare l’albedo del frutto nel miele e la classica pompia,
ottenuta caramellando l’agrume ridotto a pezzetti, accompagnato da mandorle a listarelle, servito
su di una foglia di limone.
Citato già in alcuni saggi botanici del Settecento e Ottocento, dove si rimarca che questo candito
era un prezioso dono, consumato in occasioni festive o speciali, la scrittrice premio Nobel Grazia
Deledda lo riporta in alcune opere, chiamandolo “pomo d’Adamo”. Ecco le sue parole: «Famosa è
la “pompia” nuorese, cioè il pomo di Adamo cucinato col miele. Col miele e lo zucchero si cucinano
quasi tutte le frutta» (2006: 219).
Del resto sa pompia è anche uno dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della Sardegna, e
recentemente è entrato anche nel novero delle agrobiodiversità sarde tutelate dalla Regione.
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