Le zeppole nuoresi, dette cattas in lingua sarda, sono delle squisite frittelle rotonde con un foro
centrale, che vengono preparate in occasione delle feste principali.
Sono una preparazione gastronomica così antica e tradizionale che persino la scrittrice sarda
Grazia Deledda ne scrive, come nel romanzo Elias Portolu: «E andò verso la tavola fissata al muro,
su cui stava il canestro col pane e con gli avanzi delle vivande. Quel giorno i Portolu avevano avuto
un lauto desinare; fave bollite col lardo, e cattas, specie di frittelle di passa lievitata, con uova,
latte e acquavite».
Queste frittelle un tempo venivano fritte con lo strutto, oggi si preferiscono olio evo o di semi.
Sempre Deledda parla delle cattas anche nelle Tradizioni popolari di Nuoro (1894), dandone la
prima ricetta scritta della storia della cucina sarda:
«Originalissime […] degne di qualsiasi mensa signorile. Si fanno con la pasta lievitata, di fiore di
farina. Ben gramolate, impastate con uova, con due o tre patate ben pestate, con un po’ di anice
in minima quantità, e il tutto rammollito con del latte. Si depone la pasta così fatta in un recipiente
ben coperto, accanto al fuoco, e si lascia fermentare per qualche ora. Occorrono due persone per
friggere queste frittelle. Una le dispone, plasmandole con le mani in varie forme, l’altra deve
badare che non si abbrucino, sull’olio bollente, rivoltandole ed estraendole con uno spiedo sottile.
Vengono servite calde, o semplici o infarinate di zucchero o spalmate di miele caldo».
Una variante di impasto per le frittelle vede l’aggiunta di patate; queste si cuociono, si riducono a
purea, vengono incorporate nell’impasto di farina e latte. Poi si aggiunge il lievito madre (sa
madrighe). Questo composto viene fatto riposare vicino al fuoco, si formano le ciambelle e si
friggono nello strutto bollente. Delle cattas esiste anche una versione aromatizzata con acquavite
sarda (abbardente) e con l’aggiunta di zucchero semolato nell’impasto.
Consigliamo di preparare un impasto con farina di grano duro o tenero, latte, patate bollite ridotte
a purea, uova q.b. Per friggere usiamo olio evo o di semi secondo il gusto. Dopo aver impastato gli
ingredienti si compongono delle elementari ciambelle e si versano velocemente nell’olio bollente
facendole friggere su entrambi i lati. Si asciuga la frittura con carta paglia e si serve in tavola
ancora calda.
Le zeppole nuoresi (cattas)
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