Vivere la Sardegna significa immergersi nel suo mare spettacolare, nella sua storia millenaria, nella sua cultura enogastronomica unica, genuina e gustosa.
L’isola è un vero e proprio museo a cielo aperto, costellato di siti archeologici unici al mondo, alcuni dei quali risalgono a oltre 5.000 anni fa. I monumenti archeologici sono circa 10.000 tra città fenicio-puniche e romane, terme romane, nuraghi, tombe di giganti, domus de janas e vestigia prenuragiche. Ecco una selezione di otto siti archeologici imperdibili, da vedere almeno una volta nella vita. Nei prossimi mesi proseguiremo la rassegna di alcuni dei siti archeologici da vedere, come il santuario nuragico di S.Vittoria a Serri (SU) e le terme romane di Fordongianus (OR).
1. Su Nuraxi di Barumini (SU)
Patrimonio UNESCO, è il complesso nuragico forse più famoso e rappresentativo della Sardegna. Maestoso, interamente visitabile, grazie alle visite guidate e ai servizi offerti consente uno sguardo autentico sulla civiltà nuragica. Si trova nella regione del Medio Campidano, ad un’ora da Cagliari e da Nuoro.
Dove mangiare: a Sanluri nelle tenute Su Entu il ristorante Arieddas offre una cucina del territorio con un pizzico di internazionalità.
Nel centro di Sanluri, dove sorge il bellissimo castello medievale, visitabile, Coxinendi è il ristorante che racconta la cucina sarda con tanto gusto e creatività.
2. Nuraghe Santu Antine (SS)

Uno dei più imponenti dell’isola, noto come “la reggia del re nuragico”. La sua struttura è un capolavoro ingegneristico per l’epoca.
Si trova a Torralba, nel Logudoro, a breve distanza da Sassari e Alghero.
Dove mangiare: Macomer è ricca di ristoranti, come HUB, trattorie come Marghine, che è anche hotel. Nella zona vi sono numerosi importanti caseifici, una visita è molto consigliata.
3. Pozzo Sacro di Santa Cristina (OR)

Un perfetto esempio dell’architettura sacra nuragica. Il pozzo, costruito con una precisione geometrica sorprendente, è allineato con eventi astronomici.
Si trova a Paulilatino, in provincia di Oristano, a breve distanza dalla più importante arteria dell’isola, la SS 131. È facilmente raggiungibile dalle principali località dell’Isola.
Dove mangiare: in zona sorgono numerosi agriturismi e ristoranti. Consigliamo una visita a Su Carduleu dello chef Roberto Serra, ad Abbasanta (OR).
4. Tomba dei Giganti di Coddu ‘Ecchiu (SS)

Queste imponenti tombe collettive risalgono all’Età del Bronzo. Il nome “Tomba dei Giganti” deriva dalla credenza popolare che fossero sepolture di creature enormi, date le mura ciclopiche e la grandezza dei complessi. Si trova in località Capichera, a circa 6 chilometri dal centro abitato di Arzachena, vicino alla Costa Smeralda.
Dove mangiare: la zona è costellata di antichi stazzi diventati confortevoli agriturismi. Per una esperienza plus Petra Segreta è il ristorante blasonato che fa per voi.
La Gallura ha una cucina unica, da scoprire e tanti vini importanti, tra cui il Vermentino DOCG.
5. Tharros, città punico-romana (OR)

Un’antica città affacciata sul mare, con rovine di templi, terme e strade romane perfettamente visibili. Il contesto paesaggistico è mozzafiato.
Si trova nella Penisola del Sinis, vicino a Cabras.
A breve distanza sorge il Museo Civico Giovanni Marongiu a Cabras (OR) dove ammirare i cosiddetti “giganti di Monte Prama” statue in pietra di notevole grandezza (circa due metri) che rappresentano guerrieri, arcieri e pugilatori.
A breve distanza dal Museo, in campagna, sorge la necropoli che ha restituito le famose statue dei Giganti di Monte Prama, tra le più antiche statue monumentali del Mediterraneo occidentale. La campagna di scavo è aperta perché il sito sta continuando a restituire frammenti di statue e resti inumati di grande interesse per gli archeologi e appassionati di archeologia.
6. Villaggio nuragico di Tiscali (NU)

Nascosto all’interno di una dolina calcarea, è un sito spettacolare e misterioso raggiungibile solo con un trekking. Un’esperienza tra la meravigliosa natura sarda e l’archeologia.
Si trova nel Supramonte di Dorgali e Oliena.
Dove mangiare: Su Gologone (Oliena) offre una esperienza autentica di cucina sarda in un ambiente autentico ed elegante, l’intera zona è costellata di agriturismi e trattoria di pregio.
Inoltre la zona offre numerose esperienze di enoturismo, ricca com’è di importanti cantine.
7. Su Romanzesu (NU)

In un bosco di sughere sorge uno dei più affascinanti lasciti della civiltà nuragica, il Villaggio-Santuario di Romanzesu, a poca distanza da Bitti (NU). Dotato di una struttura molto complessa ed articolata comprende anche due tempietti a pianta rettangolare a megaron, un grande recinto sub-ellittico con sacello centrale e probabile percorso rituale “labirintico” e infine un’ulteriore struttura a pianta rettangolare associata a tre betili, connessa forse ad un culto eroico e legata ad un eccezionale rinvenimento di perle d’ambra, rare e preziose per l’epoca.
8. Museo Archeologico Nazionale di Cagliari ed escursione nell’antica Nora (CA)

Il Museo cagliaritano conserva molte delle più importanti vestigia della civiltà sarda antica. Sorge nel quartiere di Castello, da dove si gode anche di una vista meravigliosa.
Cagliari è una destinazione del turismo enogastronomico, che offre una quantità impressionante di ristoranti e trattorie tipiche, per tutte le tasche ed i gusti.
A 40 minuti di macchina da Cagliari sorge Nora, antica città fenicia e romana sul mare, dove l’estate l’anfiteatro diventa il palcoscenico per concerti, recital ed eventi culturali.
Dove mangiare: Pula è piena di ottime trattorie e ristoranti. È presente, inoltre, l’unico ristorante con una stella Michelin del sud Sardegna, Fradis minoris, che ha anche una stella verde, premiato per la sostenibilità della sua cucina.
Consigli extra
Quando vieni in Sardegna porta scarpe comode da trekking per le escursioni.
Pianifica le visite con guida nei siti principali: rendono l’esperienza molto più ricca.
Alcuni siti sono poco segnalati: usa Google Maps o app specifiche.