Sapori di Sardegna: L’agnello sardo è il migliore al mondo e vi spieghiamo il perché

by Alessandra Guigoni

Lagnello sardo è un’eccellenza della gastronomia italiana, caratterizzato da sostenibilità ed un forte legame con territorio e cultura pastorale.

La carne di agnello della Sardegna è un prodotto tradizionale e di alta qualità, molto apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche e nutraceutiche.

Vediamole nel dettaglio:

  • dal punto di vista organolettico la carne di agnello sardo si distingue per il colore, rosa chiaro o rosso pallido, indice di giovane età. Per la consistenza: tenera, grazie all’alimentazione naturale a base di latte materno e foraggi locali. Per il sapore: delicato ma intenso, con leggere note aromatiche dovute alle essenze spontanee della macchia mediterranea. Infine per il grasso nobile, bianco e distribuito uniformemente nella carne, senza eccessi, che contribuisce alla succosità e morbidezza della carne;
  • dal punto di vista nutraceutico l’agnello sardo offre una carne ricca di nutrienti essenziali a cominciare dalle sue proteine nobili, con un ottimo profilo amminoacidico dovuto ai suoi grassi insaturi, in particolare omega-3 e omega-6, derivanti dall’alimentazione naturale. La carne è ricca di vitamine e minerali con buoni livelli di vitamina B12, ferro, zinco e selenio, essenziali per il metabolismo e la funzione immunitaria. E, non ultimo, si caratterizza per una anche per bassa presenza di colesterolo rispetto ad altre carni rosse, rendendola una scelta più salutare.

Non tutti sanno che, quando dotato di marchio IGP, l’agnello sardo deve seguire un rigido disciplinare di produzione molto rigido che garantisce che sia di razza esclusivamente sarda, ossia che sia nato, allevato e macellato in Sardegna, con origine e tracciabilità garantite al 100%. Nel disciplinare è stabilito anche che l’alimentazione avvenga esclusivamente con latte materno e successivamente con erbe e foraggi, oltre all’età di macellazione: massimo 60 giorni per l’agnello “da latte”, tra 60 e 90 giorni per l’agnello “da taglio”.

Lagnello sardo è per molti il migliore al mondo, perché ancora oggi è strettamente connesso al proprio ambiente e alla cultura di allevamento come si usava una volta.

Innanzitutto l’agnello sardo è ancorato alla pastorizia tradizionale, attività millenaria in Sardegna, che si fa risalire al VI millennio a.C., ricca di storia e cultura.

Lambiente è rappresentato da pascoli naturali, ricchi di erbe spontanee e macchia mediterranea, con essenze aromatiche (mirto, lentisco, timo) ricche di caratteristiche funzionali, che influenzano il gusto della carne e, soprattutto, la sua qualità.

Anche il sistema di allevamento, estensivo o semi-estensivo, garantisce la salubrità e genuinità delle carni, con grande attenzione al benessere animale.

Dal punto di vista culturale ed enogastronomico la carne di agnello è protagonista centrale di molte sagre, festival e tradizioni gastronomiche locali; viene consumato arrosto, panato e fritto, o in casseruola o al forno o in umido, con verdure e/o legumi. Con il macinato di carne d’agnello nella salsa di pomodoro si può fare uno splendido ragù per condire le pastasciutte in molte ricette tipiche.

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