Il Carnevale in Sardegna costituisce uno dei momenti festivi più sentiti e celebrati dai sardi. Maschere, cortei, questue infantili, feste, carri allegorici, roghi rituali, falò e molto altro caratterizzano il Carnevale sardo, che viene festeggiato in tutta l’Isola, con particolare inclinazione nel Nuorese, dove esistono maschere e riti ancestrali portati avanti con passione dalle comunità locali.
In concomitanza con il Carnevale si preparano molte pietanze, quasi sempre dolci e fritte: tra queste le tzipulas (zeppole), i parafrittus, letteralmente “frati fritti”, così chiamati perché tondi e con una bordura più chiara che ricorda la cintura che stringe il saio; e ancora gli orrubiolus (palline di ricotta insemolate e fritte), le leggere “chiacchiere”, comuni ad altre regioni, sia pure con nomi diversi, e naturalmente i ravioli dolci.
Questi ultimi sono fatti della pasta dei ravioli, solitamente più piccoli di formato, ripieni di ricotta zuccherata o di cotognata, o di pasta di mandorle, o di altri ripieni; i ravioli vengono fritti e poi decorati con zucchero o velo e/o polvere di cacao per gli irriducibili del cioccolato.
Ad accompagnare i dolci carnevaleschi i vini sardi da dessert, che spaziano dai passiti ai vini-spumante, sino ad un buon bicchiere di Vernaccia di Oristano, un abbinamento nel solco della tradizione.