Il croccante di mandorle o gattò è uno dei dolci più tipici della Sardegna, offerto agli ospiti in tutte
le occasioni più importanti.
Il croccante di mandorle sardo è un dolce tipico della tradizione isolana, conosciuto per il suo
gusto genuino e autentico, che ben si adatta ad essere assaporato in ogni occasione. La naturale
croccantezza e il gusto dolce e delicato sono dati dal connubio tra mandorle e scorza d’arancia( o
limone), veri ingredienti principali, in grado di arricchire e impreziosire anche colazioni o spuntini
con sapori genuini ed autentici.
Del croccante di mandorle ne parla già il premio Nobel per la Letteratura Grazia Deledda perché si
tratta di una grande tradizione. Il nome deriva dal francese gâteau, che nel corso dei secoli è
diventano “gattò” accentato sulla o.
Il croccante sardo si fa con delle buone mandorle, spellate e tostate, dell’ottimo miele sardo e olio
di gomito. Dopo aver scaldato il miele in una pentola antiaderente si versano le mandorle intere o
tagliate a pezzetti e la buccia grattugiata di un limone o arancia o spezie come cannella, pepe,
anice stellato, secondo gusto personale. In alternativa al miele si può usare lo zucchero, meglio se
integrale di canna.
Poi velocemente si versa il composto caldo su di una spianatoia, l’ideale è un piano antiaderente
come il marmo, si stende e si modella con un matterello, dando una forma rettangolare, che poi
viene tagliata in rombi.
I rombi una volta freddi vengono messi secondo tradizione su di una foglia di arancia, che funge un
po’ da pirottino, o modernamente in pirottini di carta.
Abbinamenti ideali del croccante di mandorle sardo o gattò sono il Moscato di Sardegna Passito
DOC, che con la sua aromaticità si sposa bene con il sapore di mandorle, o la famosa Vernaccia di
Oristano DOC, secca e saporita, o anche un buon spumante.
Il croccante di mandorle con scorza d’arancia: una prelibatezza sarda antica
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