Le donne sarde hanno le mani d’oro e sono ottime econome, ragion per cui nelle case si sono sempre
preparati barattoli di sottaceti, prodotti sotto sale e naturalmente conserve, confetture e i tipici sottoli per
conservare per tutto l’anno i tipici prodotti del frutteto e i prodotti coltivati nell’orto di casa.
Melanzane, peperoncini, carciofi, peperoni, zucchine, cardi selvatici, asparagi selvatici, olive verdi o
piccanti, cavolfiori e tanti altri prodotti tradizionali diventano così sottoli e conserve, solo con una sapiente
lavorazione artigianale, con l’aggiunta di un pizzico di sale e buon olio, scegliendo i migliori ortaggi sardi a
disposizione.
Sottoli e conserve, preparati così, sapientemente e artigianalmente, senza conservanti né coloranti, con
ricette tramandate di generazione in generazione, mantengono il sapore genuino delle materie prime al
naturale.
Il loro utilizzo è davvero ampio; si va dall’accompagnamento negli antipasti a base di verdure fresche,
formaggi e salumi all’uso con i bolliti e gli stufati come contorno; le creme si prestano a impreziosire le
pastasciutte, usate anche come salsa, al posto del solito sugo di pomodoro. Bisogna provare gli spaghetti
con una crema ai carciofi o alle melanzane, le tipiche lorighittas con olio e olive pestate, o ancora i classici
malloreddus conditi con una crema al peperoncino…
È un piacere per il palato spalmare le creme sul pane tiepido fatto a fette, aromatizzato sfregando un po’
d’aglio e messo sulla graticola a scaldare, tipo bruschetta; o ancora i sottoli sono perfetti messi a fine
cottura per guarnire una semplice focaccia, utilizzando le saporitissime olive sarde per decorare e
insaporire la superficie, o le pizze. Immaginate una pizza quattro stagioni con i carciofini sottolio sardi, i
croccanti cavolfiore e le gustose olive… L’unico limite all’utilizzo di queste preparazioni è solo la fantasia e il
gusto personali, perché si tratta di speciali ingredienti pronti per essere utilizzati in ricette sfiziose e
sorprendenti.
Sottoli sardi
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