Le bacche del mirto bianco (Myrtus communis var. leucocarpa) sono rare e preziose,
assai meno diffuse delle classiche bacche di mirto scuro. Anche per questo motivo
sono molto ricercate dagli appassionati di liquori e distillati. Il mirto è un arbusto
caratteristico della flora sarda, si trova lungo i pianori e pendii costieri di tutta l’isola
e cresce spontaneo da sempre.
Il liquore di mirto bianco viene ricavato da particolari bacche depigmentate prodotte
dalla pianta di quella particolare varietà: i frutti non hanno il caratteristico colore
violaceo con le quali si produce il mirto rosso, ma si propongono come piccoli frutti
tendenti al bianco.
Aromatiche, delicate e genuine quali sono, queste bacche bianche rappresentano
l’ideale per la preparazione casalinga del famoso mirto sardo bianco, leggendario
liquore iconico della Sardegna dal gusto intenso e dalle note proprietà digestive.
Per preparare in casa il liquore di mirto bianco occorrono almeno 1 kg di bacche
fresche di mirto bianco per ogni litro di alcool, a cui si aggiunge poi un quantitativo
di acqua quasi di pari peso. La quantità di zucchero semolato deve essere circa la
metà, sui 500/600 grammi.
Le fasi della preparazione sono le usuali: prima si fanno macerare le bacche fresche
con l’alcool, poi avviene la delicata pressatura delle bacche dopo circa un mese di
macerazione, di seguito si aggiunge lo sciroppo di acqua e zucchero, e si lascia
maturare il liquore.
Dopo qualche settimana questo il liquore di mirto bianco è pronto per essere gustato
in compagnia; stupite a fine pasto i commensali con il colore delicato di questo
liquore unico e pregiato; il mirto bianco si beve a temperatura ambiente in inverno, a
fine pasto, e freddo d’estate, da solo o accompagnato a dolci a base di mandorle come
gli amaretti o i classici biscottini secchi della pasticceria sarda.