Maria Carta è una chef che da sempre valorizza i prodotti della sua Barbagia e in particolare di
Seulo, borgo natio, che è anche uno dei paesi dove si vive più a lungo in salute, e perciò fa parte, a
ragione, della cosiddetta Blue Zone sarda, una delle cinque microregioni mondiali dove la
longevità non è miraggio ma realtà.
Con il suo locale Is Femminas, omaggia i saperi femminili di famiglia innanzitutto e poi anche delle
donne sarde; Maria Carta ha portato le ricette della blue zone nel cuore di Cagliari, nel quartiere
più ricco di movida, la Marina, in Via Napoli, dove recentemente ha inaugurato un secondo locale-
bottega con aperitivi veloci e sfiziosità da passeggio, sempre improntate alla cucina blue zone.
Le chiediamo qual è la sua filosofia in cucina:
“Credo molto nell’uso della materia prima del territorio, nella poca trasformazione della materia
prima, la materia va rispettata. Questa è la base della mia cucina. Nella ristorazione sarda si sta
crescendo e si sta cambiando. Non c’è più solo cucina tradizionale, c’è una ricerca come quella
portata avanti da alcuni chef e colleghe, cito ad esempio Davide Atzeni di Coxinendi a Sanluri,
nomino i Sarti del gusto, che sanno valorizzare la cucina sarda in maniera contemporanea”.
Quali sono i tuoi prodotti preferiti?
“I prodotti che prediligo sono sia di mare sia di terra, come la cacciagione, la carne di capra, le
verdure, i legumi, tutto quello che mi riporta alla terra. Non ho un piatto forte specifico nel mio
menu, lavoro tante cose in modo creativo, ad esempio nel mio menu invernale ora trovi la Fregula
con caglio di capretto e bottarga di muggine. Un accostamento forte, molto piacevole, che piace
molto ai clienti”.
E come piatti di Seulo cosa indicheresti?
“Sicuramente in inverno a Seulo, che è un paesino di montagna, sono tipici la Minestra di patate e
casu ‘e murgia, molto saporita, o l’agnello arrosto o anche l’Agnello in umido con patate e carciofi,
con il nostro carciofo spinoso sardo che è tipico di questa stagione, così come l’agnello,
immancabile a gennaio, e le patate sarde di montagna, che nel mio borgo e in quelli vicini vengono
coltivate negli orti e sono particolarmente gustose.