Liquori che passione. I sardi sono grandi conoscitori dell’arte di fare i liquori, e hanno molte
materie prime che sono davvero adatte a realizzarli, quindi gli esperti, spesso hobbisti, si
sbizzarriscono creandone davvero decine, tutti diversi.
Il liquore sardo più celebre è il liquore di mirto, ma anche il liquore al finocchietto o liquore al
finocchietto selvatico non scherza! Il liquore al finocchietto è realmente digestivo, ottimo a fine
pasto. Un liquore che si fa spesso in casa è il liquore alla liquirizia e non manca chi acquista le noci
dai paesi barbaricini per produrre il noto liquore nocino. Liquore all’arancia o arancino possono
contare sull’ottima materia prima sarda, gli agrumi e in particolare le arance. Interessante il liquore
ai fichi d’India (Opuntia Ficus Indica), frutti che sono numerosi in Sardegna, così come gli alberelli
di corbezzolo, da cui si ricava appunto il famoso liquore al corbezzolo.
Il liquore con la cosiddetta ricetta della nonna, quello fatto in casa, che si fa assaggiare con orgoglio
a parenti ed amici, è composto da alcool a 95°, acqua e zucchero in quantità variabile, a cui si
aggiunge l’ingrediente protagonista del liquore: noci o limoni o ciò che si preferisce. Bisogna
rispettare tutti i passaggi e le fasi, in modo da ottenere il miglior risultato. Da un lato abbiamo
l’infusione dell’ingrediente prescelto nell’alcool, per giorni o settimane, dall’altro la preparazione
dello sciroppo di zucchero sul fuoco. Dall’unione dell’infusione con lo sciroppo e l’accorto
imbottigliamento nasce il liquore casalingo più genuino e gustoso.