Autunno tempo di mirto! Le coccole di questo arbusto sempreverde mediterraneo, Myrtus communis, sono ormai mature e si raccolgono per farne il famoso liquore di mirto, ma se ne può ricavare anche una squisita confettura, da gustare a colazione con pane e burro, da utilizzare nelle tipiche crostate dei primi freddi ma anche da accompagnare a salumi e formaggi in taglieri gourmet.
Come si prepara la confettura di mirto?
Innanzitutto occorre procurarsi un kg di bacche, mezzo kg di zucchero, due mele, che servono a dare sostanza alla confettura, e un limone. Le coccole del mirto, ben pulite, lavate e asciutte, si mettono in una pentola antiaderente, con il succo di un limone e lo zucchero, lasciandole macerare per una notte. Il giorno dopo si mette la pentola sul fuoco e si fa cuocere brevemente il composto, aggiungendo un bicchiere d’acqua circa o più se il composto tende ad asciugarsi velocemente.
Poi occorre lasciare raffreddare e passare il composto in un colino a maglie strette, per far colare il succo e scartare i semi delle bacche, che sono astringenti e “allappano” e la buccia delle stesse. Questa operazione è un po’ lunga e laboriosa ma garantisce un risultato ottimale.
Infine si rimette il composto colato sul fuoco insieme alle due mele precedentemente grattugiate e si termina la cottura. La confettura è pronta quando è densa. A questo punto occorre invasare secondo abitudine, riporre i vasetti -precedentemente sterilizzati e a chiusura ermetica- in dispensa e consumare dopo qualche settimana. Una volta aperto il vasetto conservare in frigo e conservare per tre giorni al massimo.