Immaginate una location da sogno, in una delle spiagge più suggestive del Sud Sardegna, nella
regione del Sulcis Iglesiente, a sud ovest. Qui sorge il ristorante San Nicolò, con una splendida
terrazza sul mare; il locale è specializzato in cucina sarda, con sapori unici e preziosi. Rossella
Cavassa è l’anima del ristorante, sue la visione e missione di accogliere con eleganza e gusto la
clientela, facendola sentire come a casa. Donna del vino della Sardegna ha una grande conoscenza
ed esperienza nella scelta e abbinamento dei vini con le pietanze del menu, che mette a
disposizione degli ospiti.
Sei una “Donna del vino” della Sardegna, quali sono i vitigni che preferisci, quali cantine prediligi
e come comunichi il vino nel tuo ristorante?
Sono iscritta all’associazione Le donne del vino dal 2019. È difficile per me dare un nome ad una
preferenza, sai? Spesso nella scelta di un vitigno si è guidati anche dall’aspetto emozionale.
Approcciarmi a sapori e profumi tanto riconoscibili quanto nuovi rende ogni degustazione
piacevole e non sostituibile. Certamente amo le bollicine e in questo momento mi incuriosiscono
parecchio gli spumanti metodo classico della Sardegna, spumeggianti come le onde del mio mare.
La carta vini del nostro ristorante è a prevalenza regionale, ma sono presenti etichette nazionali ed
internazionali imprescindibili.
Raccontare al cliente il territorio nel quale il vitigno nasce, le sue caratteristiche peculiari e
geografiche, è il mio modo di comunicare il vino, la sua identità.
Quali sono la visione e missione del tuo ristorante?
La visione e missione del mio ristorante, da un punto di vista gastronomico e ristorativo, non
possono prescindere dal tessuto socio-culturale e geografico nel quale questo è immerso. Creare
un ristorante di valore nella scena culinaria locale, ancorato alla sua storia, ma aperto
all’evoluzione del mondo e della società è certamente uno degli obiettivi.
La cura con cui vengono scelti gli ingredienti raccontano la missione gastronomica. I prodotti,
fortemente identitari, parlano dei loro territori di provenienza e del loro matrimonio nei nostri
piatti. Le relazioni e l’interazione coi fornitori è solida e affonda radici profonde di collaborazione e
rispetto.
Il ristorante nasce e muove i suoi passi nei primi anni Sessanta, dall’idea imprenditoriale dei miei
genitori. Oggi porto avanti l’attività con mia figlia e socia Lorenza e col prezioso lavoro dei nostri
collaboratori.
La nostra è una realtà imprenditoriale importante nel territorio. Rappresenta una fonte di lavoro
in un contesto sociale e geografico difficile.
È importante per me poter offrire un’ esperienza unica confortevole e gratificante che possa
essere ripetibile.
L’attenzione alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e la politica contro gli sprechi sono solo
alcuni degli obiettivi che vengono portati avanti e trasmessi al cliente anche attraverso scelte
consapevoli dei materiali d’uso e consumo.
Gli ingredienti o prodotti che non mancano mai nel tuo menu?
Le materie prime e gli elementi gastronomici presenti nel menù – immancabili anche perché fanno
parte della storia culinaria del ristorante – sono senza dubbio il pescato fresco locale, il tonno, lo
zafferano di San Gavino, l’olio di Gonnosfanadiga e il pane tipico di Fluminimaggiore.