Sandra Salerno e il cibo, la cucina. Fai uno dei lavori più belli del mondo, viaggi per assaggiare, scoprire sapori, cucini tu stessa pietanze magnifiche.
Sei giornalista e blogger (untoccodizenzero.it), viaggiatrice & gourmet. Qual è il tuo rapporto con Sardegna e i suoi
prodotti?
Sono legata alla Sardegna da bellissimi ricordi. In Sardegna ci andavo con la mia famiglia, d’estate.
Amavamo viaggiare in traghetto; una volta ci imbarcammo a Savona, arrivammo attraversando la
Corsica (io in moto con mio fratello e i miei in auto). È stata una bellissima vacanza che ancora
ricordo.
Sono tornata qualche anno fa con mio marito, in moto. Un bel viaggio a Nord.
Amo i prodotti sardi: nel famoso viaggio con i miei ricordo che acquistammo tante cose, dal
pecorino (anche il Casu martzu!), olio, pasta, conserve. Mi piace la cucina sarda.
La cucina sarda: hai un piatto preferito che cucini tu stessa e/o un prodotto che non manca
mai nella tua dispensa o frigo?
Nel mio frigo/dispensa non mancano mai la bottarga sarda, il pecorino, la fregola. Adoro i
culurgiones e i malloreddus.
Per fortuna, quando ho voglia di prodotti sardi, nel quartiere Santa Rita a Torino c’è una
macelleria/gastronomia, che i miei frequentavano quando ero bambina.
Ora in negozio c’è il figlio, Paolo. Prodotti 100% made in Sardegna.
Quali sono i tuoi progetti presenti e quelli futuri?
Ho in mente un nuovo libro da un po’. Devo solo mettermi d’impegno e iniziare a scrivere. La
versione 2.0 del mio primo libro, un lungo viaggio attraverso l’Italia, le sue bellezze e i suoi sapori.
I due anni di pandemia mi hanno tolto tanto, come del resto alla maggior parte delle persone. Sono
sempre stata una da ‘bicchiere mezzo pieno’. Avevo perso quello spirito. Pian piano sta tornando.
Affianco il giornalismo alla consulenza, mi occupo di comunicazione per locali e ristoranti. È
stimolante.