Intervistiamo Mariano Murru, enologo direttore di Argiolas winery di Serdiana, la celebre maison del Turriga e di altre eccellenze enoiche.
Cosa conta per diventare un protagonista del mondo del vino? Dai un consiglio ad un tuo giovane collega che si affaccia nel mercato del lavoro?
Direi che l’impegno , la costanza, la determinazione,la serietà, la professionalità, nonché una buona dose di passione, sono fattori essenziali per poter raggiungere risultati importanti sul lavoro e nella vita.
Gli direi che siamo molto fortunati nel fare un lavoro con tante responsabilità ma anche ricco di soddisfazioni.
Soddisfazioni che arrivano prima della notorietà e dei riconoscimenti, in quanto ogni anno, possiamo valutare il lavoro svolto e i risultati raggiunti in maniera concreta; fortunati , perché oltre agli aspetti tecnico – scientifici nel nostro lavoro c’è anche una parte importante di creatività, propria ed esclusiva di ognuno di noi , che si può esprimere attraverso l’elaborazione e interpretazione del vino ; siamo in un certo qual modo anche un po’ artigiani e un po’ artisti; e siamo sempre di più ambasciatori dei nostri prodotti e dei nostri territori.
Il mondo del vino sardo: quali punti di forza?
La Sardegna e’ una regione ricca di biodiversità, con un patrimonio di vitigni importantissimo che costituisce un vero e proprio tesoro per la produzione vitivinicola sia attuale che futura.
Una regione in grado di esprimere un insieme variegato di prodotti, che vanno dagli Spumanti ai bianchi freschi, ai bianchi e rossi strutturati per finire con ottimi vini da dessert ed eccellenti vini a carattere ossidativo. Oggi più che mai L’ identità territoriale è uno degli obiettivi primari del produttore e dell ‘enologo.
Il consumatore è sempre più attento e curioso e predilige i vini che hanno un forte legame con il territorio di provenienza. Il vino non è più solo una bevanda , ma porta con se i paesaggi, la storia, le tradizioni di una regione vinicola.
La tecnologia deve quindi aiutare sia in vigna che in cantina ad esprimere al meglio le peculiarità dei nostri vitigni senza stravolgerne le caratteristiche. Per fare un esempio pratico, L’ utilizzo del freddo nel ciclo di lavorazione delle uve bianche, ha contribuito fortemente all ‘ incremento delle note fruttate e floreali , evitando che le alte temperature e gli enzimi ossidativi andassero ad intaccare il patrimonio aromatico contenuto nelle uve al momento della raccolta e alla longevità del vino.
La qualità ad esempio del Vermentino, è migliorata notevolmente negli ultimi decenni, ma rimane sempre ben caratterizzato territorialmente e facilmente distinguibile dal Vermentino prodotto in altre regioni.Possiamo affermare comunque con certezza che il miglioramento delle strutture di trasformazione, la migliore preparazione ed aggiornamento dei tecnici che operano in vigna ed in cantina , nonché la nascita di un nuovo spirito imprenditoriale consapevole delle grandi potenzialità, hanno contribuito fortemente alla crescita di tutto il comparto vitivinicolo isolano raggiungendo vette qualitative ed apprezzamento nei mercati, impensabili fino a qualche decennio fa; Risultati che se adeguatamente supportati dalla promozione di tutte le eccellenze della nostra bellissima isola ci permetterebbero di posizionarci tra le regioni vitinicole più interessante e riconosciute dal punto di vista qualitativo livello nazionale ed internazionale.
Per favore abbina per i nostri lettori qualche piatto identitario sardo con i vini giusti?
Mio padre è sempre stato un grande appassionato di pesca, dunque in casa il pesce non è mai mancato! Di seguito alcuni piatti a base di pesce che apprezzo particolarmente:Antipasto : bottarga di muggine con contorno di carciofo spinoso e un filo di olio evo. A questo piatto abbino molto volentieri lo spumante metodo classico da uve Nuragus.Primo piatto: fregula con le arselle, a questo piatto della tradizione abbinerei con piacere un buon Nasco di Cagliari nella versione secca da pasto.Secondo piatto: capone con patate e zafferano , qui sposerei con grande soddisfazione del palato un Vermentino affinato in piccoli fusti di rovereDessert: Gateau di mandorle sarde al profumo di limone; abbinerei volentieri un Passito da uve Nasco e Malvasia.