Intervista a Maria Laura Berlinguer

by Alessandra Guigoni

Volitiva e con uno spiccato senso per il bello a 50 anni ha lasciato una carriera consolidata nella comunicazione e si è reinventata partendo da sé stessa. Oggi, con il blog che porta il suo nome, è ambasciatrice dello stile italiano. Da più di 5 anni si dedica allo studio e alla divulgazione delle più belle realtà del Made in Italy sul profilo Instagram e sul blog www.marialauraberlinguer.com. 

1. Sei imprenditrice, persona influente e opinion leader. Di origini sarde vivi a Roma ma torni spesso sull’isola. Qual è la tua ricetta del cuore e quali i tuoi prodotti preferiti?

Ciao e grazie per avermi voluto con te. Sono sarda non solo di origini, sono nata e cresciuta in Sardegna, ho studiato e ho lavorato in Sardegna, e solo dopo i trent’anni sono andata via definitivamente lasciando il cuore nella mia terra. Prima o poi tornerò, ne sono certa.

Ricetta del cuore… non sono sicura di averne una. Sono golosissima e sono cresciuta in una famiglia dove la cucina (e ciò che si preparava) aveva un posto importante. La tavola era anche il momento in cui la famiglia si riuniva, si parlava e si condivideva il quotidiano. Mia madre è un’ottima cuoca e devo a lei tutto ciò che so sulla preparazione delle diverse pietanze e sui riti che legano la buona tavola al territorio. Sono stata educata a mangiare qualsiasi cosa e a celebrare ciò che viene portato in tavola. Tra i ricordi indelebili dalla mia memoria il rituale della preparazione delle paste: per le impanate, i ravioli, le seadas e tutte le meravigliose ricette che ogni famiglia sarda si tramanda. L’immagine delle donne che lavorano l’impasto intorno a un tavolo di marmo, con le grandi ceste infarinate dove piano piano veniva appoggiato tutto quello che le loro abili mani producevano, resterà con me sempre. E non è certo da tutti i giorni riuscire a replicarlo.

Ecco, forse tra le mie ricette preferite ci sono le impanatine fritte, quelle ripiene di carne e piselli, o il ragù di mia nonna senza pomodori, macchiato leggermente con un cucchiaio di concentrato o l’agnello con le olive. Nel quaderno scritto a mano, che ho portato con me ovunque abbia vissuto, ho un condensato di una cucina antica e preziosa che varia dal cinghiale al cioccolato dell’entroterra sardo al sufflè di formaggi e alle vellutate di verdure. A proposito di verdure non posso non menzionare le zucchine ripiene, quelle fritte ovviamente e poi riempite con la loro polpa lavorata e cucinata separatamente. Insomma, la cucina in casa mia è una cosa seria.

2. Natale 2021 secondo Maria Laura Berlinguer. Sei un’icona di stile e una fashion e design advisor; ci farebbe piacere qualche consiglio su come rendere più bella ed accogliente la casa e la tavola per le festività natalizie che si avvicinano a grandi passi.

Less is more. Per me vale sempre dall’abbigliamento alla casa passando per le parole. Non si deve strafare ma bastano poche accortezze per rendere elegante una tavola o una casa. Prima di tutto utilizzare le “cose” di famiglia, se si hanno. Le tovaglie ricamate, le argenterie, i servizi di piatti che ci portiamo dietro. Niente è più bello di ciò che abbiamo perché racconta una storia, la nostra. Se si possiedono pochi pezzi è divertente mischiare insieme bicchieri vecchi e nuovi, o piatti diversi. Ho scritto tante volte che non si dovrebbe lasciare cimeli nelle vetrine o negli armadi, bisogna usare tutto. Se non si possiedono servizi di famiglia allora consiglio di andare nei mercatini e di acquistarne usati. Meglio usati che paccottiglia di dubbia provenienza e di manifattura certamente industriale. Si possono acquistare posate in argento o peltro, tovaglie ricamate, porcellane deliziose. E poi se vogliamo scoprire i tanti prodotti del nostro territorio dobbiamo ricordarci che siamo in Italia e siamo circondati da manifatture meravigliose nel tessile, nell’arredo e nella ceramica. Basta solo essere un po’ più curiosi. Ultimo consiglio utilizzare il verde e le luci. Non c’è niente di più bello di una casa arredata con piante, fiori e una adeguata illuminazione. Il centrotavola giusto trasforma la più semplice delle tavole in una festa; i segnaposto e le candele poi regalano l’atmosfera che rende il Natale e ogni cosa veramente speciale.

3. Ci dai una anteprima dei tuoi prossimi progetti per i nostri lettori?  

In un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto, la pandemia che non ci lascia, la crisi che miete aziende, la sola idea di progettare è un lusso. Purtroppo, negli ultimi anni tanti dei miei progetti non hanno visto la luce e diciamo che parecchi sono nel cassetto che aspettano tempi migliori. Tra tutti, quello per cui ho iniziato il mio lavoro di scopritrice del made in Italy e cioè far conoscere in tutto il mondo la piccola e piccolissima manifattura italiana, le lane e le sete tessute a telaio, la lavorazione a mosaico della pelle e le altre mille meraviglie che rendono grande questo paese. Ecco, questo obiettivo potrebbe svilupparsi nel futuro con altre forme 😉 E per ora scaramanticamente non dico altro.

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