Elisabetta Pala, proprietaria della Cantina Mora&Memo, una delle nuove talentuose leve delle Donne del vino di Sardegna si racconta.
1. Sei giovanissima, figlia d’arte, hai vinto molti riconoscimenti e premi con i tuoi vini e sei Presidente della sezione Sardegna de Le donne del vino… fai moltissime cose: com’è la tua giornata tipo?
La mia giornata inizia prima di tutto come mamma, sempre di corsa e con tante cose da fare!
Alle 9 inizia la mia giornata in azienda, in modo simpatico posso definirla “morning routine”, dove mi occupo, insieme al mio piccolo team, di tutti gli aspetti della cantina, dalla produzione allo stoccaggio, dal marketing alla vendita, per poi continuare con gli aspetti più sociali che riguardano i contatti, tramite telefonate, e-mail e meeting, con i clienti e i vari distributori.
A tutto questo si aggiunge, insieme a mio padre, il controllo dell’attività in vigna… e la sera si torna al lavoro di mamma.
2. Qual è la filosofia di Mora&Memo e quali visione e missione aziendale? che valori consideri irrinunciabili nella tua professione?
In questi anni ho sviluppato le mie idee di vino concretizzandole nel 2013 con la nascita di Mora&Memo.
La mia missione, come produttrice e come donna del vino, è quella di promuovere il territorio, raccontare il carattere di una terra straordinaria come la Sardegna in chiave giovane e moderna.
I valori essenziali sono la tenacia e la determinazione, la passione e la grinta, la voglia di innovare e di andare avanti, il forte desiderio di lasciare un’impronta in un mondo che, soprattutto in Sardegna, è sempre stato prettamente maschile.
Ma ora, fortunatamente, non è più così, tanta perseveranza e voglia di fare hanno cambiato le carte in tavola!
3. Vino e cibo: raccontaci le tue preferenze alimentari, i prodotti sardi che non possono mancare sulla tua tavola. E… Hai una ricetta del cuore?
Mi piace tanto la cucina Mediterranea, sulla mia tavola non manca mai il pane carasau, un buon vino e un olio sardo.
Da vera italiana amo la pasta, per questo la mia ricetta del cuore è sicuramente un primo piatto: Fregula ai frutti di mare abbinata al mio Tino Sur Lie.
4. Uno sguardo al futuro: finalmente l’Italia sta ripartendo, il Covid-19 grazie alla bella stagione e ai vaccini sta perdendo decisamente forza. Quali i tuoi progetti nel prossimo futuro?
Innanzitutto, da sempre, quando parlo del futuro cerco di farlo sempre con coraggio, positività e sensibilità femminile… in quest’ultimo periodo più che mai.
Questo mi permette di portare avanti il lavoro, migliorarmi, crescere e confrontarmi.
Per rispondere alla domanda: viaggiare, riprendere le visite in vigna, ricominciare gli incontri con gli amanti del vino attraverso serate ed eventi.
Ma il progetto più stimolante è la nascita di un nuovo vino utilizzando i miei vitigni preferiti e rappresentativi: Monica e Bovale.